COSÍ LONTANO COSÍ VICINO: IL TEMPO E LO SPAZIO ATTRAVERSO IL PROFUMO

Il profumo può trasformare le esperienze e agevolare il passaggio fisico e temporale evocato dal concetto di "lontano"

LUGLIO 2024 - SCENT

Courtesy Tonatto

Nella vita quotidiana facciamo esperienza del concetto di lontananza in due modi: quando qualcosa è presente oppure assente.

Non si tratta soltanto di separazione fisica, ma anche di uno struggimento nel presente che evoca il desiderio di qualcosa che è stato, oppure una nostalgia per ciò che avrebbe potuto essere e non è mai stato.

I profumi possono far collassare vasti spazi, riportando bruscamente nel presente ricordi lontani, oppure possono accentuare l’assenza evidenziando i vuoti che ci separano dal passato o dal futuro desiderato.

Un potere trasformativo che ci spinge a riflettere sulla duplice natura della distanza: non solo una forza che sottrae, ma anche una forza positiva, un connettore vitale che arricchisce la narrazione delle nostre vite.

Il profumo rende vicino ciò che è lontano e trasforma l’assenza in una presenza profonda percepita con il cuore e la mente.

Il richiamo di regni lontani – luoghi fisici avvolti nel mistero o echi temporali di un’epoca passata – funge da potente musa per l’arte della profumeria. Il concetto di distanza spaziale, temporale o emotiva accende una scintilla creativa in grado di dare vita a esperienze ampie e spesso intangibili.

I profumi possono far collassare vasti spazi, riportando bruscamente nel presente ricordi lontani
I profumi possono far collassare vasti spazi, riportando bruscamente nel presente ricordi lontani

Per esempio, Nateeva cattura l’essenza dei Caraibi con fragranze che diventano “passaporti olfattivi” per paesaggi lussureggianti. Dalle brezze cariche di ibisco di “St. Martin” alla freschezza vibrante delle “Bahamas”, ogni profumo invita ad attraversare gli oceani e a immergersi in paradisi sensoriali.

Allo stesso modo, UERMI rivisita gli audaci anni Settanta con il “70’s Mood” incapsulando lo spirito dinamico dell’epoca con note nostalgiche di patchouli e fiori di cioccolato.

YVRA “91” giustappone la freschezza dell’era digitale, la quale abbatte i confini tra ciò che è lontano e ciò che è vicino, con l’impulso senza tempo di esplorare il mondo attraverso i sensi, sfidandoci ad andare oltre le esperienze virtuali.

Scavando nei ricordi personali, “Where We Used to Live” di Azman usa il profumo per far riemergere gli echi intimi di vite passate, mescolando note di magnolia e muschio vintage per creare una fragranza personale come un segreto sussurrato tra vecchi amici.

Xerjoff con “Apollonia” immagina l’odore di un luogo lontano: le note di iris, di muschio bianco e di gelsomino interpretano il profumo della polvere lunare.

La riflessione sul concetto di “lontano” trova una profonda risonanza nella collezione Transcent di Tonatto Profumi. Qui, la creatrice Diletta Tonatto approfondisce la natura sfaccettata della distanza – fisica, virtuale o metaforica – spingendoci a riflettere su come il profumo si intrecci con la nostra identità. La collezione presenta il profumo come elemento liminale, in grado di ancorarci non solo a chi siamo, ma anche a chi stiamo diventando, in un gioco dinamico di passato, presente e potenziale.

Courtesy Azman
Courtesy Keryoff

“La Reverie” apre le porte alle possibilità future, fondendo realtà e potenziale in un’esperienza sensoriale coinvolgente. “Historical Present” utilizza le foglie di tabacco per tessere un racconto di continuità temporale, mentre “Ancora Tu” co-creato con Margherita Mallarino, esamina le cicatrici delle prove passate, offrendo resilienza e trascendenza attraverso le note di pimento e la terrosità della betulla e della curcuma.

“Assoluta Surrealista” è una fragranza “molecolare” che sfida chi lo indossa con le sue sfaccettature complesse, mettendo in dubbio la facile categorizzazione, invitando a un’esperienza sensoriale che trascende le percezioni tradizionali. Il profumo diventa ineffabile, un mezzo attraverso il quale percepiamo l’intangibile, catturando l’essenza della creatività e del subconscio.

 

Il mondo profumato di Meo Fusciuni ruota intorno al concetto del viaggio, dei ricordi di luoghi lontani fisicamente e allo stesso tempo vicini e raggiungibili attraverso l’olfatto. Le “Note si viaggio” percorrono i sentieri delle memorie, dei luoghi visitati, da Istanbul al Marocco e ai ricordi d’infanzia. Il viaggio di Meo non si ferma solo ai luoghi reali ma visita anche destinazioni spirituali, le memorie, intrecciando le essenze in una trama olfattiva in cui il concetto del lontano e del vicino si mescolano, si annullano a vicenda, creando racconti ineffabili e indimenticabili.

 

Ognuna di queste fragranze, attingendo al concetto sfaccettato di “lontano”, dispiega una narrazione unica che attraversa spazio, tempo e memoria.

Mettono in mostra la creatività senza limiti dei profumieri che usano l’idea di distanza non solo per evocare, ma anche per creare un ponte tra mondi tangibili e fantastici.

Con i profumi intraprendiamo viaggi temporali in avanti e all’indietro senza lasciare il presente, ci addentriamo nei ricordi e osiamo sognare un futuro ancora lontano.

Nella loro essenza, queste fragranze ci invitano a sfiorare l’irraggiungibile, a vivere l’astratto, a rendere il globale squisitamente personale.

Trascendendo i confini fisici e temporali, ci mettono in contatto con ciò che è lontano, configurandosi come mezzo profondo di connessione ed esplorazione.

Courtesy Meo Fusciuni
di Andrej Babicky