CONFESSIONI INTIME
DI DONNE NON PIÙ GIOVANI

Per giovani donne (un po’) disilluse

OTTOBRE 2024 - SGUARDI

Good luck to You, 2022 - Searchlight Pictures film with Emma Thompson and Daryl McCormack - Pictorial Press Ltd / Alamy Foto Stock

La scorsa estate ho trascorso le vacanze estive sperduta nel mezzo della Toscana, per seguire un ceramic retreat di porcellana al tornio, una delle mie numerose passioni estemporanee. Prima di partire, già sognavo un flirt alla “Ghost” e nuove amicizie life-changing. Il flirt, ahimè, è rimasto una fantasia. Le amicizie, invece, sono nate. Ma non con miei coetanei.

Il corso era in gran parte frequentato da persone over 60, di cui nessuno italiano. Era la prima volta nella mia vita che mi ritrovavo a trascorrere le giornate in compagnia di una crowd internazionale un po’ più agè del solito, quasi tutta al femminile.

L’incontro con una delle corsiste, Gwendoline, australiana di Sydney, 81 anni compiuti e una passione bruciante per la ceramica, non lo dimenticherò mai. Soprattutto per la nonchalance con cui parlava della sua sessualità, nonostante l’età. Era arrivata al corso insieme a un bell’uomo, che davo per scontato fosse suo marito e di cui le chiesi il nome. Al che lei rispose, con un sorriso velato di malizia: “ma non è mica mio marito. È il mio “friend with benefits”.

 

Vista la sorpresa che trapelava dai miei occhi, mi spiegò che dopo una vita felice che le aveva dato due figli, tre cani, un lavoro appagante da architetto, e un marito venuto a mancare troppo presto, aveva deciso di continuare ad abbracciare la vita in tutta la sua meraviglia, anche mentre gli anni salivano. E con ciò di non rinunciare al sesso. Con Andrew, così si chiamava il suo “amico”, le cose erano state chiare e semplici fin dall’inizio: ognuno a casa sua, e ci si frequentava per condividere del “quality time” insieme, compresi sensuali viaggi intercontinentali.

 

Era arrivata al corso insieme a un bell’uomo, che davo per scontato fosse suo marito e di cui le chiesi il nome. Al che lei rispose, con un sorriso velato di malizia: “ma non è mica mio marito. È il mio “friend with benefits”.
Era arrivata al corso insieme a un bell’uomo, che davo per scontato fosse suo marito e di cui le chiesi il nome. Al che lei rispose, con un sorriso velato di malizia: “ma non è mica mio marito. È il mio “friend with benefits”.

Paula, brasiliana di 70 anni di Rio de Janeiro, mi raccontava con altrettanta nonchalance di come il sesso con suo marito fosse mutato nel corso degli anni. Passate le preoccupazioni per i figli, le complicazioni della vita quotidiana e gli inderogabili impegni lavorativi che avevano raffreddato il loro letto, i due si erano riavvicinati in tarda età. E la loro vita sessuale era ripresa a gonfie vele. “Certo, non facciamo più i numeri di quando ci siamo conosciuti”, mi raccontava, “ma ora viviamo la nostra sessualità con una serenità e un appagamento che in molti momenti della nostra vita sono mancati”.  

Secondo Amy, californiana di 75 anni in splendida forma, “quando invecchi non hai più nulla da perdere. Hai imparato ad accettare il tuo corpo e i suoi desideri che, se magari cambiano, non appassiscono necessariamente con l’età. Senti meno le pressioni di una volta, non ti fai troppe aspettative e l’altro non le fa su di te. Ci si gode semplicemente il momento.” Single solitaria per molti anni dopo aver passato i cinquanta, a un certo punto si era detta: “Da giovane il sesso mi divertiva. Ma perché ci ho rinunciato?” Si era rimessa in gioco, iscrivendosi a una app di dating e ritrovando una sicurezza in sé stessa che non aveva da tempo. Si era sentita di nuovo bella e desiderata. “Certo”, continuava, “alcuni incontri possono essere deludenti, ma altri sono una vera e propria rivelazione. E, per mia esperienza, nel sesso come nella vita, c’è sempre qualcosa in più da scoprire”.

The Second Best Exotic Marigold Hotel, 2015 - Lifestyle pictures / Alamy Foto Stock

Prima di conoscere queste donne forti e bellissime, ognuna con la sua storia, avevo il pregiudizio infondato che, a una certa età, si smettesse semplicemente di fare sesso. O che almeno si perdesse l’interesse. Forse la mia era solo ignoranza, oppure un pensiero radicato in una morale che ancora fatica a sdoganare alcuni tabù legati alla sessualità… soprattutto tra i non più giovani, in una società che ci vuole sempre e costantemente performanti. O forse ancora proiettavo la mia fatica di trentenne italiana single di trovare partner appetibili (ma soprattutto affidabili e onesti!) da frequentare – Figuriamoci cercare di farlo a ottant’anni!
La gioia e la sincerità con cui queste donne parlavano di come vivono la loro sessualità, nel bene e nel male, la faceva improvvisamente apparire come un gioco. Una partita a cui a volte partecipi con curiosità ed entusiasmo, a volte senza troppo interesse. A cui a volte, se non ti va, decidi proprio di rinunciare.

Dove, in realtà, le regole le scrivi tu. Chiedetelo alle mie nuove amiche.

di Elena Caslini