LA REGOLA DELLA CIRCONFERENZA
LA REGOLA DELLA CIRCONFERENZA
L’arte rarissima della modisteria
APRILE 2024 - SIXTH SENSE
“Mi piace definire lariusss come una realtà, più che un brand.”
Ilaria Soncini
Di come il ricamo e l’arte di realizzare un cappello possano cambiare la vita di una donna ne è un esempio Coco Chanel, che nel 1910 aprì la sua prima boutique in Rue Cambon a Parigi.
Nata con l’obiettivo di tramandare la tradizione della modisteria, l’arte antica del confezionare cappelli, cuore pulsante della haute couture, anche la realtà artigianale di Ilariusss ha a cuore questo heritage di nicchia, il cui successo è tutto al femminile.
Ilaria Soncini, dopo aver trascorso diversi anni a Berlino, ha sentito l’esigenza di creare nuovi concetti di copricapo, e, insieme a Gemma e Floriana, ha deciso di farsi portavoce di questa missione. L’avventura inizia nel 2013 a Milano, dove prendono vita cappelli, ma anche una serie di proposte di grande raffinatezza estetica tra cui parrucche, props per vetrine, soluzioni scenografiche, cuscini, fiori per coroncine e progetti di ricerca in collaborazione con noti brand di alta moda.
“Mi piace creare un clima familiare, in cui vige armonia e rispetto. – mi spiega Ilaria – “Chi è madre, chi ha bisogno di qualche attenzione in più. Da Ilariusss, ognuna di noi ha la sua storia. Ma ciò che ci accomuna tutte è un amore incondizionato per il ricamo e la modisteria”.
Una volta all’anno il team crea una collezione slegata dai canoni stagionali, molto libera, che permetta ad ogni voce di esprimersi, una visione intima e iper personalizzata. “Noi non siamo un brand, siamo un su misura. Non siamo in Inghilterra e nemmeno in Francia, siamo in Italia, quindi siamo un po’ scenografe, un po’ ricamatrici, un po’ artiste, e sappiamo costruire qualsiasi tipo di cappello. Ognuna di noi ha una sua capacità”.
Dagli show musicali alle sfilate, dal mondo del teatro fino alle produzioni scenografiche, Ilariusss è un mondo eclettico e pieno di sorprese, capace di esaltare, anche solo con un cappello, un intero look.
“Il cappello è come un punto, la fine di una frase, incornicia un volto, e ne schiude la bellezza. Io penso e lavoro moltissimo sulla forma. Mi piace lavorare sui volumi, giocare con gli spazi pieni e vuoti, con materiali diversi, ognuno di questi deve avere il suo equilibrio. Creo strutture che vengono più o meno riempite. Per noi la forma è fondamentale. Il mio lavoro è una questione di bilanciamento: l’unica regola da seguire è quella della circonferenza. Tutto deve stare sulla testa, e deve essere mettibile. Non deve pesare troppo, deve essere gradevole, armonico e sartoriale, un lavoro di couture.”
E su cosa sia la couture Ilaria ha le idee precise:
“Couture è il ramo più alto della moda. Significa perfezione, armonia. Perfezione di ricamo e colori stupendi a livello cromatico. Noi impariamo sempre tecniche nuove e facciamo in modo che siano sempre più identificative e più ricche, per mostrare, attraverso le collezioni, quello che sappiamo fare. Quando si lavora con la couture occorre sempre fare un lavoro in cui il difetto non è contemplato. La difficoltà del nostro lavoro è che devi avere una personalità sensibile, che sposi bene questa volontà di armonia e maniacalità, è una sfida enorme che richiede una grande passione e dedizione. La pulizia della forma è ciò che ci interessa.
Puoi coltivare il talento all’armonia, ma un po’ lo devi avere. Io sono sempre stata una persona molto precisa e organizzata sul lavoro, e questo, spesso, diventa un problema nella vita personale. Vita e lavoro sono realtà diverse. Ma a volte è anche meditativo. Quando ho bisogno di spegnere il cervello, uso il mio lavoro come meditazione, per esempio mi metterò a cucire o farò dei lavori manuali che mi infonderanno relax. Lo stimolo della ricerca, invece, mi trasmette adrenalina e mi conferisce quasi un super power.”
La firma Ilariusss è un “cappello a forma di cuore”, ma l’archivio dell’atelier contiene più di dieci anni di lavoro. L’identità di Ilariusss è semplice ma di impatto, proprio perché gioca molto sulle simmetrie, sulle forme piene e vuote e sugli intagli della tesa. E una delle chiavi di svolta di ogni progetto è data dalla scelta dei fornitori giusti:
“Lavoriamo con fornitori preparatissimi e gentilissimi, che possono insegnarci tanto, e insieme creiamo meraviglie. Il Savoir faire italiano esiste davvero. Per esempio lavoriamo con un signore di 93 anni, che fa ancora le forme di legno a mano ed è uno scultore, o con un altro che si occupa di plissettature”.
Arrivate alla conclusione della nostra conversazione sono curiosa di conoscere il genio che ha contagiato Ilaria. È John Galliano. “Mi ha sempre ispirata e scioccata positivamente con le sue visioni: la sua collezione nel cimitero mi ha conquistata per sempre, e penso che l’abbia fatto proprio perché è un genio creativo matto, lo vedi che non ha paura di niente.”
Non potremmo che chiedere a lui, redivivo cappellaio matto, la conclusione di questo pezzo: «Non dovresti chiedere: perché indossi un cappello? Quello che dovresti davvero chiederti è, perché non lo indossi? Come può un look essere completo senza cappello?»
di Alessandra Busacca
Fotografo: Giorgio Codazzi @giorgiocodazziph
Creative Director: Veronica Mazziotta @veronicamazziotta
Hair Stylist: Alessandro Squarza @GreenApple Agency
@scoobyhair
MUA: Giovanni Iovine @GreenApple Agency
@gioiovine
Assistant MUA: Alessandra Macrì
@alessandra.hu
Assistant Photographer: Andrea Cicchetti
@andre.cicchetti_photographer
Modelle:
Faustina Cosma @monstermanagement
@fausticosma
Ilse Roffel @Elitemodelmanagement
@ilseroffer
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