TIK-TOK E IL #VINTAGEMAKEUP

E se Marilyn Monroe diventasse la nuova fashion icon?

OTTOBRE 2024 - MATERIA

Women prepares for a night out in the 1940s. The group of four women are making the final touches to their hair, clothes and makeup. ©Classic Picture Library / Alamy Foto Stock


Frequentando spesso set fotografici, ho capito che una tra le figure essenziali – soprattutto nel fashion, ma non solo – è senza dubbio il/la make-up artist. Da uomo che, allinizio, non sapeva distinguere un fondotinta da un blush, ho imparato a riconoscere non solo larte del trucco, ma anche quanto il prodotto giusto possa fare la differenza. Chi lavrebbe mai detto che un tocco di pennello potesse trasformare non solo un volto, ma lintera atmosfera di uno scatto? Eppure, è proprio così: il make-up non è solo questione di bellezza, ma un atto di pura alchimia.

Ed è affascinante osservare come le più recenti scoperte in ambito medico-scientifico trovino la loro strada nel settore dei cosmetici, che non sono più solo rossetti o fondotinta, ma formule sofisticate, arricchite da oli essenziali pregiati e protezioni solari. 

A volte, lintroduzione di un nuovo ingrediente—magari scoperto in un laboratorio allavanguardia, capace di rivoluzionare la pelle nel giro di poche settimane—trasforma la pubblicità di questi cosmetici in una scena da film fantasy con tecnologie futuristiche, laser iridescenti e fiale che riempiono lo schermo. La cosa sorprendente è che, in molti casi, queste promesse “miracolose” non sono solo marketing, ma realtà: il progresso riesce davvero a portare la magia della fantascienza nella nostra quotidianità.

Chi l’avrebbe mai detto che un tocco di pennello potesse trasformare non solo un volto, ma l’intera atmosfera di uno scatto? Il make-up non è solo questione di bellezza, ma un atto di pura alchimia.
Chi l’avrebbe mai detto che un tocco di pennello potesse trasformare non solo un volto, ma l’intera atmosfera di uno scatto? Il make-up non è solo questione di bellezza, ma un atto di pura alchimia.

Ma mentre la tecnologia ci proietta verso una nuova era di skincare high-tech e soluzioni beauty futuristiche, c’è un fenomeno inaspettato che sta conquistando sempre più spazio: il revival della cosmetica vintage. TikTok, che solitamente cavalca le tendenze più avanguardistiche, ha riscoperto un fascino d’altri tempi—quello delle ciprie profumate, dei rossetti opachi e delle routine di bellezza che sembrano estratte direttamente da un film in bianco e nero.

 

In un mondo in cui le creme miracolose e i fondotinta intelligenti promettono di risolvere ogni imperfezione, viene da chiedersi: perché mai dovremmo voltare lo sguardo al passato? C’è qualcosa di irresistibile, una sorta di ribellione poetica contro la frenesia del nuovo a tutti i costi. Forse è proprio in quel tocco di nostalgia, in quei gesti eleganti e senza tempo, che troviamo un modo per riconnetterci con una bellezza che non è solo funzionale, ma anche profondamente evocativa. Le vintage beauty influencer hanno riportato in auge un’estetica che, lungi dall’essere solo nostalgica, celebra una femminilità classica e intramontabile, rivisitando i look delle grandi dive del passato con un tocco moderno e personale. Queste influencer sono vere e proprie custodi di un’epoca in cui il trucco non era solo un vezzo, ma un linguaggio: da Marilyn Monroe con le sue labbra carnose e impeccabili a Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany con il suo eyeliner perfettamente tracciato, queste icone hanno reso il make-up unarte senza tempo e un rituale che sfida le mode e ogni dettaglio raccontava unidentità, un modo di essere. Su TikTok, i video con lhashtag #vintagemakeup hanno superato la cifra di 119,2 milioni di visualizzazioni, gli utenti condividono con orgoglio le loro collezioni di cosmetici depoca, dai pezzi iconici degli Anni 20 fino agli eccessi glamour degli Anni 80. Si vedono blush compatti, tubetti di mascara e palette di ombretti che portano i nomi di marchi leggendari come Maybelline, L’Oréal e Dior, accanto a prodotti di brand ormai scomparsi ma conservati in condizioni perfette, come se il tempo non li avesse nemmeno sfiorati: è proprio questa esclusività a renderli ancora più irresistibili.

Audrey Hepburn ©Edward Roth/Alamy Photo Stock
Marilyn Monroe ©Alamy Photo Stock

Con i suoi 2,5 milioni di follower, Erin Parsons, truccatrice di New York e vera e propria enciclopedia vivente della bellezza vintage, ha conquistato TikTok diventando la regina del collezionismo beauty d’epoca. Tra un tutorial e laltro, Erin ci teletrasporta negli Anni ’30 con rossetti art déco, ci fa annusare l’eleganza dei profumi Lancôme vintage e ci lascia senza fiato con il suo amore sfrenato per le bionde leggendarie del cinema. «Credo di avere avuto sei anni quando ho scoperto per la prima volta Marilyn Monroe – racconta Parsons – È stata la ricerca dei suoi veri prodotti di trucco a farmi innamorare del make-up vintage. Mi ha aperto un mondo completamente nuovo.» La cosa che più mi ha colpito? Quando, in uno Youtube, Parsons ha tirato fuori nientemeno che uno scontrino della diva di A qualcuno piace Caldo, che testimonia un acquisto fatto in una farmacia del suo profumo preferito, Arpège.

Unaltra star di TikTok che ha fatto del glamour daltri tempi il suo marchio è laura.evans95. Il suo intero profilo è una celebrazione del fascino del XX secolo, dove rossetti e palette vintage diventano protagonisti di piccoli video accompagnati da dolci melodie d’epoca. Con 196,3 k follower e 5,2 milioni di like, Laura ha stregato il pubblico con la sua collezione di tesori beauty. Il vero gioiello è un porta rossetti (ma usato anche come porta-sigari) a forma di giostra carosello, che grazie al meccanismo carillon si apre per mostrare il contenuto al suo interno.

Tra le creator che stanno reinventando il make-up vintage, Sewrena_ si distingue per un progetto affascinante e carico di significato: immaginare e ricreare il look di una casalinga anni ’50, se le donne nere avessero avuto gli stessi diritti e opportunità delle donne bianche. In un’epoca in cui il glamour sembrava essere riservato a un’unica parte della popolazione, Sewrena_ sfida quella narrativa, esplorando uno stile che non ha mai avuto la possibilità di esprimersi. Il suo esperimento non è solo un esercizio di stile, ma un modo per dare voce a un passato che non c’è mai stato, con acconciature impeccabili e make-up retrò che raccontano una storia di riscatto e inclusività.

 

C’è chi ha portato la propria passione per il vintage a un livello successivo, trasformandola in un vero e proprio business. È il caso di Vuloxvanity, TikToker da 1,1 milioni di follower e più di 22 milioni di like. Dopo anni passati a collezionare e studiare cosmetici del XX secolo, Mako ha deciso di fare un passo in più: riportare in vita il fascino del passato per ispirare la bellezza del futuro. Come si legge sul sito del brand, Vulox Vanity è stata creata per fondere il meglio di ieri, oggi e domani—un perfetto mix di nostalgia e innovazione. È curioso, in un’epoca dominata dalla velocità, assistere a questo rifugiarsi nel passato per ritrovare una certa lentezza, un’arte perduta nel dettaglio. Forse perché solo guardando indietro possiamo davvero immaginare un futuro con più stile.

Il fascino irresistibile di serie come Bridgerton, The Marvelous Mrs. Maisel e The Crown non si è limitato solo a riaccendere l’amore per costumi d’epoca e atmosfere retrò; ha riconfermato un trend che non aveva mai davvero smesso di brillare, dandogli nuova linfa e facendolo sfilare sotto i riflettori con la grazia di un abito su misura. C’è una nostalgia latente per quella bellezza che sembrava senza sforzo, ma che in realtà era il frutto di gesti quotidiani tramandati di generazione in generazione. Questi look classici, così lontani dai contorni perfetti dei filtri Instagram, ci ricordano che la bellezza autentica risiede nei dettagli, nell’imperfezione che dona carattere, e nel rituale che trasforma l’ordinario in straordinario. In fondo, forse quello che stiamo cercando non è solo un aspetto impeccabile, ma un pezzo di quel mondo che, pur non essendo mai stato perfetto, ci fa ancora sognare.

di Manuel Giovanale