CENE D'AUTORE

Cinque scene di film fuori dall’ordinario

febbraio 2024 - Taste

Le charme discret de la bourgeoisie - DEAN FILM/GREENWICH FILM/JET FILMS

“Come regola fondamentale mi sono dato l’assenza dei volti degli interpreti, cioè di coloro che preparano o mangiano il piatto, perché con la loro presenza questi avrebbero in qualche modo rubato la scena al cibo, alla ricetta e alla mise en place, finalmente protagonisti seppur in modo fugace.”

Niccolò Sandroni

Spesso, durante la visione di un film, cercando di trovare riscontro nella finzione cinematografica, ci chiediamo quando e come i protagonisti faranno qualcosa che rientra nella nostra routine quotidiana, come ad esempio mangiare. Quando questo accade difficilmente è banale e, anzi, il più delle volte è curioso e d’ispirazione. Nel primo caso perché ci dice di più sui personaggi e sulla trama, nel secondo perché risolve l’annoso quesito su cosa potremmo mangiare al prossimo pasto. 

Non so se questi pensieri siano nella mente di tutti gli spettatori, ma di sicuro sono nella mia. È da questa constatazione che è nato un account Instagram di modesto successo, @cinefoodies, popolato di scene di cibo nei film che hanno solleticato la mia fantasia e attirato la mia attenzione. Come regola fondamentale mi sono dato l’assenza dei volti degli interpreti, cioè di coloro che preparano o mangiano il piatto, perché con la loro presenza questi avrebbero in qualche modo rubato la scena al cibo, alla ricetta e alla mise en place, finalmente protagonisti seppur in modo fugace.

Leonardo Di Caprio ordinò una bistecca con dodici piselli Leonardo Di Caprio ordinò una bistecca con dodici piselli
Leonardo Di Caprio ordinò una bistecca con dodici piselli Leonardo Di Caprio ordinò una bistecca con dodici piselli

Se però la soggettività dei gusti impedisce di stilare una classifica universale delle migliori sequenze che legano cinema e food, più interessante è l’esercizio di elencare alcuni dei momenti cinematografici più stravaganti e bizzarri in cui il cibo viene esaltato in modo originale, diventando esso stesso il focus della scena e parte della chiave di lettura dell’intero film.

In “The Aviator”, Martin Scorsese racconta l’incredibile vita di Howard Hughes. Il regista presenta chiaramente la smisurata ambizione e le ossessioni che affliggevano il magnate. Ne abbiamo un esempio quando il cineasta, aviatore e petroliere texano – interpretato da Leonardo DiCaprio – ordina una bistecca con dodici piselli, disposti in un modo ben preciso. L’impatto visivo dell’immagine del piatto è affascinante e inquietante al tempo stesso poiché rivela la fragilità di un uomo che è stato per lungo tempo tra i più ricchi e influenti al mondo.

Scena tratta dal film: The Aviator

“Beetlejuice” è il film che ha fatto conoscere il genio di Tim Burton al grande pubblico. Attraverso il suo inconfondibile stile – traduzione cinematografica del romanzo gotico con una pennellata di irriverenza – Tim Burton narra le vicende di una coppia di fantasmi e dei nuovi inquilini di quella che era la loro casa. In una delle scene più esilaranti, durante una cena con ospiti, gli spiriti prendono il sopravvento: tutti iniziano a ballare al ritmo di Day-O (Banana Boat Song) di Harry Belafonte e i cocktail di gamberi si animano.

 

Cult del genere action nella declinazione fantascientifica, “Demolition Man” è uno dei titoli più di intrattenimento nella filmografia di Sylvester Stallone, qui affiancato da Wesley Snipes e Sandra Bullock. Ambientato nel 2032, racconta di un futuro in cui molte cose sono cambiate, tra cui l’alimentazione. Carne, alcol, caffeina, cioccolato, cibi piccanti e sale sono vietati e una guerra nella ristorazione ha portato all’egemonia della catena di fast food Pizza Hut, da cui tutti i ristoranti prendono il nome (anche se non servono pizza).

“Se scappi, ti sposo” è una delle commedie romantiche più celebri del grande schermo. La confusione sentimentale e l’incapacità di pronunciare il fatidico «sì, lo voglio» da parte della protagonista vengono spiegate anche attraverso la gastronomia. Ike (Richard Gere) fa notare a Maggie (Julia Roberts) che ordina le uova sempre allo stesso modo del partner con cui si frequenta in quel momento: strapazzate con sale pepe e cetriolini, fritte, in camicia oppure un’omelette di soli albumi… Alla fine scopre che le piacciono le uova all’ostrica, odia tutte le altre e ama Ike.

Ne “Il fascino discreto della borghesia” la difficoltà nel gustarsi in tranquillità un pasto è estenuante. Il regista surrealista Luis Buñuel racconta una serie di eventi assurdi che hanno come protagonisti un gruppo di benestanti ma loschi individui. Ogniqualvolta questi si mettono a tavola, che sia per colazione, pranzo, cena o anche per un semplice tè, qualcosa di stravagante accade e manda a monte l’incontro. Ciò nonostante, il cibo non manca e viene presentato a parole o per immagini, accompagnato da servizi di posate in argento, vassoi in porcellana e cocktail eleganti. 

Scena tratta dal film: Runaway Bride
di Niccolò Sandroni